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Un cristianesimo primitivo

Un cristianesimo primitivo

Il cristianesimo del Priorato di Sion, è un cristianesimo delle origini, che trae le sue radici unicamente dagli insegnamenti di Gesù e non subisce l'influenza di alcuna altra struttura o credenze posteriori.

 

Gesù Cristo, era chiamato "Il Nazareno", non solo perchè originario di Nazareth, ma anche perchè aveva preso il voto del nazireato, il quale prevedeva una condizione rituale rigidamente scandita da usanze e regole molto strette e severe, tra le quali quella di astenersi dal vino, di evitare qualsiasi contatto con i cadaveri e quella di non tagliarsi i capelli (se non a conclusione del voto), usanza quest'ultima, tra l'altro comune anche tra i membri della Dinastia Merovingia (9). Gesù Cristo era allo stesso tempo, anche un contemporaneo degli Esseni (10), dai quali ha, secondo noi certamente, attinto una influenza decisiva nel suo cammino. Pur non essendo stato un Esseno, Gesù è certamente venuto a contatto con la loro tradizione e la loro dottrina. Alcuni Esseni, erano anche Nazareni e l'Esseno Nazareno, essenzialmente, pur rispettando tutte le osservanze ebraiche, si distingueva per non consumare carne, in quanto convinto che mangiare carne o fare dei sacrifici con essa fosse sacrilegio, erano quindi essenzialmene vegetariani ed era loro vietata la cottura del cibo; era invece tra di loro consentito il consumo e la preparazione del pane e cibarsi di frutta.

 

Dopo la scoperta a Qumran, dei cosiddetti "Rotoli del Mar Morto"(11), si ha avuto modo di comprendere molto più chiaramente le vere radici del pensiero e quindi della spiritualità che successivamente a Gesù, sono stati definiti cristiani, venendo così a definire l'originario contesto che accolse il Messia stesso, stabilendo in qualche modo, se vogliamo, una genesi di quello che oggi chiamiamo cristianesimo, pur non dimenticando, che ci fosse anche una grande differenza tra molte delle estreme usanze essene e il pensiero ed agire di Gesù, tanto che molti Esseni dovettero convertirsi, per poterlo riconoscere come Messia.

 

Il Priorato di Sion non è una Chiesa, ma un potenziale punto di riferimento spirituale per chiunque ed il suo scopo non è di fare da tramite tra l'uomo e Dio, ma di fornire strumenti e supporto affinchè si arrivi ad essere autonomi nel proprio percorso di comunione ed avvicinamento a Dio e di sacralizzazione della propria esistenza.

 

Il cristianesimo del Priorato di Sion è un cristianesimo gnostico, dove sia l'Iniziato, che il fedele il quale desideri fare al suo interno un percorso, si dedicano con abnegazione al lavoro interiore, il quale consiste nel guardare dentro se stessi, nel meditare, nel pregare e infine nel contemplare osservando quello che è dentro di noi nel mondo che ci circonda.

 

La fede ed il desiderio di comunione con Dio, per essere sinceri e genuini, ed avere quindi un valore, non possono trarre origine da un mero atto di volontà, il quale a sua volta trarrebbe radice da leve psicologiche di qualsiasi genere, spesso correlate all'educazione familiare o ad altri condizionamenti che vengono dall'esterno, ma bensì fede e desiderio di comunione con Dio debbono nascere come conseguenza di un percorso interiore genuino, autentico e significativo.

 

Quindi la fede per essere autentica non può nascere dalla mente e dalle sue pur articolate diramazioni, ma trae vita dallo Spirito e dall'Anima ed è lì che va coltivata; la Mente quindi può e deve solo fare da supporto in questo cammino. Proprio questa è una delle procedure più delicate, pur essendo la prima fase del lavoro interiore, dal momento che senza avere forgiato la base secondo questa prospettiva, è come aver eretto le fondamenta sulle sabbie mobili.

 

Essendo ognuno un raggio di Dio, una sua emanazione o ancor meglio una sua "appendice", ognuno di noi può, in misura delle sue capacità, conoscere Dio osservando dentro se stesso, e questa possibilità viene ad acuirsi esponenzialmente quanto più riusciamo a venire in contatto consapevole con le nostre componenti spirituali di Anima (Psiche) e Spirito (Pneuma), mettendole in armonia e coordinazione con la Mente; questo processo viene fortemente favorito appunto da una mente sempre più ricettiva verso queste nostre componenti spirituali.

 

Questa dottrina che prende forma e funzione da un deposito puro e primordiale, è qualcosa di armonioso e coerente, dove vi restano certamente misteri, ma non contraddizioni, le quali, grande campanello d'allarme, striderebbero con il senso dell'insieme degli elementi di conoscenza originali, dimostrandosi l'inequivocabile marchio di fabbrica del "contributo umano" al deposito originale.