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Il "Trapianto di talento"

William Sheridan, un ex ristoratore in pensione, nel 2006, viene ricoverato al Mount Sinai Hospital di New York, per subire un trapianto di cuore.

Il donatore,  era un agente di borsa di Wall Street, di nome Keith Neville, morto in un incidente automobilistico.

Quella che può sembrare una storia come tante, assumerà presto connotati ben più interessanti.

Durante la convalescenza, il Signor Sheridan, farà un'esperienza sorprendente; si ritroverà ad essere improvvisamente dotato di un talento artistico mai avuto prima, pur avendo tentato, all'inizio del ricovero, di fare qualche disegno per passare il tempo.

La sorpresa ha assunto dimensioni ancor maggiori, quando si è scoperto quello che ora si ritiene possa essere la spiegazione. Keith Neville, l'uomo che ha donato il suo cuore nuovo era un artista appassionato di pittura.

Secondo Beth De Furia, consulente d'arte e terapeuta presso l'Ospedale, i disegni fatti da William Sheridan, precedentemente al trapianto, sono da considerarsi di un livello infantile e in nessun modo una espressione d'arte, al contrario dei disegni che sono stati realizzati durante la convalescenza, avvenuta pochi giorni dopo il suo trapianto,  quando a detta della stessa Beth De Furia : "Ha iniziato a creare questa stupefacente, opera d'arte elaborata," ed ha aggiunto :  "E 'stato davvero incredibile come il suo talento sia sbocciato."

E' così che il Signor Sheridan, è stato annoverato, come l'ultimo esempio di un fenomeno, che pur sembrando fantascienza, un crescente numero di esperti medici sta registrando, ovvero, che in certi casi, dopo un trapianto d'organo, è possibile ereditare alcuni tratti caratteriali o mentali del donatore.

Ieri, il signor Sheridan ha incontrato la madre del suo donatore di cuore e le porse uno schizzo di una grande mano che stringeva un cuore,  con la scritta: "Tu mi hai dato più di un cuore, grazie"

L'incontro è stato possibile perchè il Signor Sheridan aveva accettato di rinunciare all'anonimato tradizionale tra donatore e ricevente, a fronte di una campagna per pubblicizzare l'importanza del trapianto di organi.

La signora Reed, madre di Keith, ha detto di suo figlio quanto amasse dipingere, affermando : "è stato sempre molto portato verso l'arte per la quale ha sempre dimostrato un grande interesse già da quando aveva appena 18 mesi" e ancora ""Ha sempre preferito l'arte ai giocattoli"

Gary Schwartz, professore di medicina, neurologia, psichiatria e chirurgia presso l'Università dell' Arizona, dice che alcune ricerche hanno trovato collegamenti definiti. Lui definisce questo fenomeno "memoria cellulare".

Egli ha documentato 70 casi in cui si ritiene che i pazienti trapiantati abbiano ereditato alcuni tratti dei loro donatori.

Il Prof. Schwartz ha detto : "Quando l'organo è posizionato nel ricevente, le informazioni e l'energia immagazzinata nell'organo vengono passati al destinatario, la teoria si applica a qualsiasi organo che ha cellule che siano interconnesse, come fegato, reni e persino muscoli.

Ancora il Prof .Schwartz : "Le storie che abbiamo scoperto sono molto convincenti e sono completamente coerenti."

Dice che i suoi studi hanno rilevato che i pazienti sottoposti a trapianto di cuore sono i più propensi a sperimentare cambiamenti di personalità e di altri tratti.

 

Frater Azrael

 

Il "Trapianto di talento" - Priorato di Sion

432 Hz - la frequenza della vita, della musica e dell'armonia

Un tempo gli strumenti venivano accordati di fabbrica già a 432 Hz, non era altro che la consuetudine.

Giuseppe Verdi, nel 1884, ottenne dalla commissione musicale del Governo, addirittura un decreto legge che normalizzava il diapason ad un LA(3) di 432 oscillazioni al secondo. Il decreto è esposto al Conservatorio G. Verdi di Milano.

Oggi è risaputo che sotto un profilo biologico, i 432 Hz sono non solo compatibili col corpo ma salutari; le onde Alfa sono favorite da frequenze a 432 Hz, stabilendo così un equilibrio tra i due emisferi cerebrali; cosa che ad altre frequenze non si può verificare.

Gli stessi amanti e professionsti della musica, attraverso l'accordo a 432 Hz l'esecuzione dei brani risulta più gradevole per l’udito, e addirittura più performante, richiedendo addirittura volumi di amplificazione inferiori.

Si può definire senz'altro un controsenso, che ad oggi la maggior parte degli strumenti venga immessa in commercio, già accordata e adeguati a 440 Hz, il che è una conseguenza del fatto che nel 1953 un congresso di musicisti a Londra, decise per maggioranza di voti che i 440 Hz dovevano  essere ufficialmente l'intonazione di norma internazionale ISO 16-standard, a dispetto delle rimostranze di una considerevole fetta di professionisti dell'ambiente, che ritenevano i 432 Hz come l'unica evoluzione possibile in fatto di regolamentazione ufficiale.

Ad oggi quindi il più della musica viene suonata a 440 Hz fino anche ai 450Hz, a danno sicuramente della qualità e godibilità dell'ascolto e possibilmente, anche della salute.

Tra i sostenitori ufficiali dell'accordatura a 432 Hz nella storia, troviamo Verdi, Mozart, Mick Jagger,i Pink Floyd, Pavarotti e Placido Domingo, giusto per nominarne qualcuno.

Gli studi hanno confermato come la frequenza a 432 Hz interagisca col nostro organismo e in quali modi noi possiamo beneficiarne; attraverso il LA in accordatura a 432 Hz, si viene a creare un DO a 256 Hz e all'interno di questa scala, 8 Hz diventano il ventisettesimo sopratono di DO; secondo il principio delle armoniche, per il quale ad un suono emesso se ne aggiungono multipli e sottomultipli di quella stessa frequenza, anche i DO delle altre ottave, cominceranno a vibrare per "simpatia", riproducendo così anch'essi la frequenza di 8Hz.

8 Hz è anche la frequenza attraverso la quale viene stimolata la ghiandola pineale a secernere una sostanza della quale non si possono determinare scientificamente le qualità, ma si ritiene possa coadiuvare la percezione del mondo dell'invisibile.

Anche il battito del Pianeta, definito risonanza fondamentale della cavità di Schumann, avviene ad 8 Hz.

E' un dato oramai statistico perchè saggiato sperimentalmente, che nei concerti o negli eventi musicali anche più circoscritti, il pubblico sottoposto ad esecuzioni musicali dai 440 Hz in sù, dimostrava atteggiamenti più ostili e aggressivi, mentre a 432 Hz, gli stessi soggetti avevano un atteggiamento più socievole e positivo; oltre a questo si è rilevato che 9 soggetti su 10 davano la loro preferenza all'evento adottante i 432 Hz, pur senza saperne individuare il motivo.

 

Frater Raziel

432 Hz - la frequenza della vita, della musica e dell'armonia - Priorato di Sion